Richiedere un mutuo per l’acquisto di casa
Richiedere un mutuo per l’acquisto di casa
Quando ci si trova ad acquistare la prima casa, a ricostruire o anche ristrutturare un immobile di proprietà, occorre quasi sempre (!) disporre di una notevole cifra o, in alternativa, della possibilità di richiedere un mutuo ad un istituto di credito. Le prime domande che ci poniamo in maniera spontanea sono: quanti anni durerà il mutuo? Quanto ammonta la rata mensile? E gli interessi?
Conoscere i diversi passaggi di queste operazioni vi permetterà di compiere senza paura questo passo fondamentale. Cominciamo col dire che il mutuo è un finanziamento concesso da banche, istituti di credito e società finanziarie, a medio/lungo termine, per acquistare, costruire o ristrutturare la prima casa. Questo ‘prestito’ dovrà essere restituito in forma rateale. Il mutuo è detto ipotecario perché prevede che il pagamento delle rate venga garantito proprio da un’ipoteca sull’immobile.
Chi richiede un mutuo, inoltre, può abitare nell’immobile ipotecato, affittarlo o venderlo. Per scegliere il mutuo più adatto alle proprie esigenze, si deve valutare con attenzione il proprio reddito e la propria disponibilità mensile nel pagare la rata, al netto delle spese fisse. È bene sottolineare che la rata del mutuo non può superare un terzo del reddito disponibile. Per stabilirne l’importo, la banca tiene conto dell’80% del valore dell’immobile che viene determinato in base a una perizia effettuata da un esperto. In caso vengano concessi mutui anche oltre l’80% del valore dell’immobile, possono essere richieste garanzie maggiori.
Il tasso applicato al finanziamento rappresenta un elemento essenziale da tenere in considerazione prima della richiesta, poiché determina l’onerosità del mutuo, ovvero l’importo aggiuntivo che il mutuatario dovrà corrispondere alla banca: in altre parole, è il costo del capitale prestato dalla banca al cliente.
Maggiormente richiesti in giro sono il:
- tasso fisso: non cambia poiché stabilito alla stipula del contratto e la rata resta sempre uguale per tutta la durata del finanziamento. Conoscendo l’importo della rata è possibile quindi pianificare in tutta tranquillità le proprie spese.
- tasso variabile: il tasso variabile all’inizio è più conveniente del fisso, a meno che le fluttuazioni dei tassi (Euribor) non crescano sensibilmente nel corso del tempo. In particolari condizioni di mercato è possibile che il tasso diminuisca ulteriormente.
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